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Mai più dati persi, ecco la soluzione!

Sarebbe un sogno poter dare un titolo al nostro post come “Mai più dati persi, ecco la soluzione”.

Sembrerà strano visto il progresso tecnologico a cui assistiamo ogni giorno, ma ancora oggi non esiste una soluzione davvero efficace per evitare che migliaia di utenti si trovino almeno una volta nella vita ad interfacciarsi con la perdita dei propri dati.
Ogni soluzione per la sicurezza dei dati è stata presentata in questi anni come una rivoluzione, come la risposta definitiva per ritenere finalmente al sicuro i nostri dati e non dover ricorrere, in caso di necessità, a costose procedure di recupero dati o programmi di data recovery online.

backup dati sicuri

Tante soluzioni, ma sono davvero valide?

Abbiamo assistito all’avvento di soluzioni tecnologiche all’avanguardia passando dagli hard disk agli SSD, le memorie a stato solido che sembravano dover risolvere tutti i nostri problemi; negli stessi anni abbiamo sentito parlare del Cloud in tutte le salse, e anche questa sembrava dover essere la soluzione ideale contro la perdita dei dati perché non basava la propria funzionalità su memorie fisiche e quindi “vulnerabili” come quelle a cui da sempre siamo abituati. E’ stata la volta poi dei backup automatici, quelli pensati appositamente per l’utente meno attento alla sicurezza dei propri dati visto che provvedevano ad eseguire la copia di backup in maniera automatica, senza che l’utente stesso debba ricordarsene.
Potremmo sembrare “catastrofici” ma…nessuna di queste soluzioni è quella che ci sentiamo di raccomandare. Se davvero queste soluzioni si fossero rivelate così valide contro la perdita dei dati, oggi non staremmo qui a parlarne vi pare?
Andiamo per gradi e proviamo a spiegare perché le soluzioni appena menzionate non hanno risolto, né arginato, la possibilità di perdere i dati e di doverli recuperare attraverso strutture con mezzi ed apparecchiature professionali.

Le memorie SSD

Nulla da obiettare rispetto alla velocità, al vantaggio dell’assenza di parti meccaniche sensibili agli urti, alle dimensioni ridotte e alla grande distribuzione di dispositivi come i dischi a stato solido, bensì qualcosa da dire rispetto alla tecnologia su cui tale device si basa: la memoria flash.
Questa memoria è la stessa su cui si basa una chiavetta USB o un comune smartphone. E’ una memoria che assicura grandi prestazioni in termini di velocità in scrittura e lettura, a discapito però della durata nel tempo, è soggetta ad usurarsi e deteriorarsi nel corso dell’utilizzo ordinario, e dello scarso margine di recuperabilità dei dati contenuti al suo interno. Potete certamente scegliere di usare un pc equipaggiato di memoria SSD, ma fate sì che questo non sia la vostra unica destinazione dati. Per i backup scegliete sempre un hard disk, certamente di ultima generazione, valido come Western Digital e Seagate, ma mai affidarsi solo ad un SSD.

Il Cloud

Quanti utenti sono passati al backup sul Cloud non appena questo ci è stato presentato come migliore soluzione per la sicurezza dei dati?! Le piattaforme più conosciute come Dropbox o il Cloud di Google Drive offrono spazi su cui archiviare dati a costi accessibili. C’è da dire però che spesso e volentieri necessario aumentare la capacità del Cloud per quantità maggiori di dati da archiviare, andando a spendere cifre maggiori a quelle previste per l’acquisto di un hard disk. Il Cloud inoltre non è soggetto al nostro controllo diretto, vale a dire che i nostri dati sono archiviati chissà dove nel mondo, non sapendo quindi se e quando il Cloud potrebbe smettere di salvare regolarmente i nostri dati. Sono noti e frequenti casi in cui piattaforme Cloud abbiano interrotto il regolare funzionamento, senza avviso alcuno, causando la perdita di dati di migliaia e migliaia di utenti.

Il backup automatizzato

Può essere ritenuto valido fino a che funzioni regolarmente! Sembrerà un paradosso ma i backup automatici sono noti alla maggioranza proprio a causa dei malfunzionamenti e della perdita di dati di cui sono causa. Le motivazioni sono banali, paradossali diremmo: il backup automatico non avvisa l’utente quando smette di funzionare e dunque di eseguire il backup dei dati; l’utente continua così ad immagazzinare dati certo di affidarsi al backup programmato. La cadenza con cui il backup automatico si compie deve essere più che regolare, ed designata al meglio rispetto alle proprie esigenze. Per chiarire meglio cosa intendiamo facciamo un semplice esempio: un commercialista o un architetto inseriscono dati, e correggono i propri lavori continuamente, con una cadenza più che frequente; va da sé che un backup automatizzato con cadenza trimestrale non fa al caso specifico. Un backup automatizzato con intervalli di tempo più lunghi può essere invece adatto ad un pc destinato ad uso domestico dove spesso non vengono inseriti dati di grande rilevanza.

Non esiste una soluzione valida che ci sollevi dal compito di pensare ai nostri dati e alla loro sicurezza.

Backup eseguito personalmente, questa è la soluzione

Allo stesso tempo, non esiste altro metodo valido ed efficace se non quello di eseguire backup personalmente, ed occuparsi altrettanto personalmente di mettere al sicuro i propri dati. E’ impensabile che professionisti tra cui fotografi, contabili, avvocati, architetti, affidino i propri dati a sistemi poco sicuri come Cloud, SSD o backup automatici. Qualcuno potrebbe ridere del consiglio che stiamo per darvi e può ritenere tale suggerimento esagerato, ma riteniamo con assoluta certezza che, per ritenere al sicuro i nostri dati, ed evitare la perdita o costose procedure di recupero dati, è necessario eseguire non una copia di backup, non due, ma tre, rigorosamente su hard disk comuni! Meglio eccellere in prudenza che peccare di superficialità! La scelta è nelle vostre mani.

Diventa anche tu un esperto nel recupero dei dati.