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Come risolvere il problema errore di ridondanza ciclico durante la copia dei dati

Quante volte ci è capitato l'errore errore di ridondanza ciclico durante una copia dati ?
Questo tipo di errore, è dovuto alla mancata lettura dei settori di un dispositivo magneto ottico o hard disk.
La definizione ciclico viene inotrata all'utente, in quanto il sistema di lettura ha già eseguito diversi tentativi di lettura del settore che ha generato l'errore.

Come risolvere questo problema

Se un settore non puo' essere letto, non ha senso insistere, andremmo solo a peggiorare la situazione del nostro disco rigido danneggiato.
Dobbiamo considerare che quando si verifica questo errore siamo ancora in tempo per poter salvare i nostri dati, quindi cerchiamo di adottare un comportamento saggio e mantenere la calma, le azioni commesse senza ragionare potebbero essere letali per i nostri dati.

Creazione di una copia speculare del dispositivo originale

Invece di insistere nel tentare di copiare file e cartelle che insistono su aree danneggiate, sforzando il dispositivo e rischiando di compromettere tutto, procuriamoci un hard disk di adeguata capacità e uguale o più grande di quello da cui non riusciamo a copiare i files.
Procuriamoci una copia di un sistema live linux come challengeros o slax e dopo averle copiate su un pen drive usb, installiamo il boot e facciamo partire il computer con in disco da recuperare e quello destinato alla clonazione selezionando come periferica di boot la pennetta con challengeros o slax.

Preparazione del clone

Quando il sistema operativo è partito e vediamo il desktop di challengeros o slax, apriamo un terminale e digitiamo:

lsscsi

Questo comando ci mostrerà quali sono gli hard disk disponibili sul sistema con una risposta simile a questa:

[2:0:0:0]    disk    ATA      ST500DM002-1BD14 KC48  /dev/sda
[3:0:0:0]    disk    ATA      ST500DM005 HD502 1AJ1  /dev/sdb

se abbiamo dei dubbi su quale sia il clone e il disco danneggiato, è bene controllare i seriali con il comando:

hdparm -i /dev/sda 

 Model=ST500DM002-1BD142, FwRev=KC48, SerialNo=Z3TPD2SR
 Config={ HardSect NotMFM HdSw>15uSec Fixed DTR>10Mbs RotSpdTol>.5% }
 RawCHS=16383/16/63, TrkSize=0, SectSize=0, ECCbytes=4
 BuffType=unknown, BuffSize=16384kB, MaxMultSect=16, MultSect=16
 CurCHS=16383/16/63, CurSects=16514064, LBA=yes, LBAsects=976773168
 IORDY=on/off, tPIO={min:120,w/IORDY:120}, tDMA={min:120,rec:120}
 PIO modes:  pio0 pio1 pio2 pio3 pio4
 DMA modes:  mdma0 mdma1 mdma2
 UDMA modes: udma0 udma1 udma2 udma3 udma4 udma5 *udma6
 AdvancedPM=no WriteCache=enabled
 Drive conforms to: unknown:  ATA/ATAPI-4,5,6,7

 * signifies the current active mode

Quando siamo sicuri quale sia il sorgente ed il clone possiamo partire:

ddrescue --force /dev/sda /dev/sdb

Spiegazione del comando

il disco /dev/sda verrà clonato su /dev/sdb a livello byte speculare ovvero /dev/sdb diverrà una copia gemella di /dev/sda.

Attenzione a non commettere errori

Fate tutto con calma, in quanto questa procedura è distruttiva per il disco che riceve i dati ( /dev/sdb ) e non potrete tornare indietro.

Attendere la fine della clonazione che dovrebbe durare molto , a volte ore e non interrompetela per nessun motivo.
DDRESCUE correggerà tutti gli errori del disco dove possibile e vi restituirà un clone perfetto e riparato del disco originale.

Se i settori danneggiati sono molti

potrebbe succedere che le aree interessate da danni siano molte e non si possa montare il disco clonato correttamente.
in questi casi dovreste riuscire a copiare i dati con un programma di recupero dati qualsiasi senza problemi.

Diventa anche tu un esperto nel recupero dei dati.