Qualche chiarimento sulle memorie a stato solido

Sappiamo quanto gli SSD stiano avendo successo come dispositivi di archiviazione e, proprio per questo, riteniamo necessario fornire qualche chiarimento sulle memorie a stato solido.

Anche le memorie a stato solido si danneggiano

Prima di tutto sfatiamo un mito: anche le memorie a stato solido si danneggiano.
Quante volte abbiamo sentito dire che per essere più sicuri occorre inserire i propri dati su un SSD . Questa affermazione può essere considerata vera per certi versi, e falsa per altri.
Sappiamo che la principale caratteristica di questa tipologia di memoria sia l'assenza di meccanica che potrebbe farla sembrare più affidabile.
Certamente non è un segreto che l assenza di meccanica, quindi di testine e motore, faccia sì che la memoria a stato solido sia meno sensibile ai danneggiamenti dovuti a cadute e urti, poichè è ben noto che le cadute o i colpi più o meno forti che può subire un pc o un hard disk, possono essere davvero letali per la riuscita delle operazioni di recupero dati, e causare serie problematiche alla ricostruzione di essi, complice lo stato della superficie che spesso si degrada e si graffia senza permettere operazione alcuna.

La meccanica è assente, sono quindi più sicuri?

A favore dei dispositivi a stato solido quindi c è sicuramente l assenza di meccanica...quindi un SSD è eterno? Assolutamente no!
Sarebbe un miracolo se avessimo a disposizione delle memorie che possano durare per sempre.
Nonostante l assenza di meccanica, una memoria a stato solido non è però immune da altri livelli di danneggiamento che potrebbero causare comunque la perdita dei dati.
Ci riferiamo agli sbalzi di tensione causati da un sovraccarico di alimentazione, o uno sbalzo di corrente ad esempio.

Non dobbiamo poi sottovalutare la difficoltà delle procedure di recupero dati su una memoria particolare come quella flash che caratterizza i dispositivi a stato solido.
La memoria flash richiede l interpretazione di un algoritmo univoco che è alla base della modalità in cui vengono salvati i dati che, solo una volta intepretato, permette di accedervi.