Recuperare dati da un hard disk esterno

Vediamo come recuperare dati da un hard disk esterno, quali possono essere le cause a determinare il malfunzionamento o la perdita dei dati, e quali procedure adottare per il recupero dei dati.

La stragrande maggioranza degli utenti sceglie, per l'archiviazione dei propri dati, l'hard disk esterno.
Si tratta di hard disk molto più versatili rispetto a quelli interni, dal momento che possono essere trasportati, con la comodità di un pendrive usb, con la capacità e la performance proprie solo di un hard disk.

E' opportuno ricordare però che un hard disk esterno è decisamente più sensibile agli eventi rispetto ad una memoria che si trova fissa sulla postazione, non per diversità nell'infrastruttura interna tra hard disk, ma per diversià del comportamento dell'utente che con questi si rapporta.
Non dimentichiamo che all'interno di un box esterno vi è un hard disk comune.

Hard disk esterno: principali cause di danneggiamento

Il danneggiamento di un hard disk esterno è dovuto per lo più a urti o cadute.

Quella che è la principale caratteristica di un hard disk esterno di poter essere trasportato, è in realtà la causa principale per cui si perdono i dati.

Vi è la comune tendenza a credere che l'hard disk esterno sia protetto del box che lo contiene. Assolutamente sbagliato! Il box usb altro non è che un semplice involucro di plastica che non ha alcuno scopo protettivo per l'hard disk, ma occorre solo per far sì che lo si possa connettere tramite cavo usb, direttamente alla presa usb del Pc.

Abbiamo parlato dell'urto o della caduta indicandoli come principali cause di danneggiamento di un hard disk esterno usb.
Accanto a questi due fattori che possono determinare la perdita dei dati dall'hard disk esterno vi è, a pari merito, il corto circuito (o sbalzo di tensione).

Il corto circuito si verifica quando l'hard disk viene rimosso ignorando la procedure di espulsione sicura dell'unità esterna, o quando vi è un sovraccarico di tensione sul drive.

L'urto, la caduta e lo sbalzo di tensione determinano situazioni differenti sul drive e dunque vengono trattati in altrettante differenti procedure di recupero dei dati.

Scenari di perdita dati e modalità di intervento tecnico

L'urto o la caduta colpiscono in maniera più o meno grave il gruppo testine dell'hard disk, un livello di danno al livello meccanico quindi.

L'hard disk che è caduto o ha subìto un colpo al massimo delle probabilità riporta conseguenze al gruppo testine, in maniera più o meno grave in relazione all'entità del colpo.
Generalmente a rendere più complessa la situazione di un hard disk esterno caduto vi è il comportamento dell'utente dopo la caduta. Quasi tutti gli utenti, o almeno la stragrande maggioranza, tendono a riazionare l'hard disk per testarne il funzionamento. In tal maniera si vanno a forzare situazioni già precarie come un gruppo testine fuori posizione che va a graffiare i piatti nella peggiore delle ipotesi (molto frequente).

L'hard disk reduce da un corto circuito, da un sovraccarico di tensione o da uno sbalzo di corrente è generalmente danneggiato al livello elettrico alla scheda PCB, e, talvolta, ai sensori elettrici delle testine.
Anche in questo caso l'utente interviene per tentare di salvare i dati contenuti nell'hard disk esterno, praticando azzardate operazioni di sostituzione della scheda PCB.

Valutazioni e conclusioni

E' bene ricordare che un case esterno non protegge l'hard disk che vi è all'interno.
Si tratta solo di un involucro di plastica, senza protezione alcuna, e come tale deve essere trattato; non protegge affatto l'hard disk che vi è dentro dunque è del tutto indifferente andare a reinserire l'hard disk interno nel box dopo una caduta al livello di protezione, anzi, è altamente sconsigliato visto lo shock subìto dallo stesso.