Recuperare dati un hard disk WD10TMVV caduto

Recuperare dati un hard disk WD10TMVV caduto caduto

Vediamo oggi come recuperare dati da un hard disk WD10TMVV caduto a terra.

L'hard disk ha subìto un colpo molto importante da un'altezza di circa un metro e mezzo di altezza; è un hard disk Western Digital della capacità di un terabyte, contenente dati di lavoro.

Sintomatologia

L'utente stava utilizzando l'hard disk nella visualizzazione di alcuni file excel quando accidentalmente quest'ultimo è caduto dall'altezza di una scrivania, dunque circa un metro e mezzo.

Si tratta di un hard disk esterno utilizzato da sempre in ambiente Windows.

Dopo il colpo l'utente ha fatto ripartire il drive; notando anomalie al livello di rumori come ticchettii e ronzii ha interrotto qualsiasi attività.

L'hard disk veniva dunque riconosciuto dal sistema operativo ma si mostrava così lento da impedire qualsiasi operazione, anche la più ordinaria.

Diagnosi

La diagnosi preliminare ha evidenziato uno scenario tipicamente riconducibile ad una caduta.

L'analisi preliminare si è sviluppata sin da subìto in Camera Bianca con l'apertura del drive per l'analisi delle superfici. La prima superficie risultava in condizioni decisamente preoccupanti, seppur non così precarie da impedire il tentativo di recupero sul drive.

Di seguito nel dettaglio illustriamo le operazioni tecniche eseguite sull'hard disk WD10TMVV.

Attività tecnica

In caso di caduta dell'hard disk l'operazione "standard" è quella che interessa la componente meccanica del drive. Il danno al gruppo testine, e di conseguenza nella maggior parte dei casi alla superficie magnetica, è praticamente quasi certo, soprattutto se l'unità, come in questo caso, cade da accesa, in piena attività di scrittura.

Andiamo a praticare sull'hard disk un trapianto del gruppo testine. Sostituiamo nuove testine funzionanti a quelle danneggiate così da poter avviare la lettura delle superfici.

La lettura che avviamo sull'hard disk in questi casi è con la tecnica jump con il sistema Challenger Rocket, (letteralmente "a salti") dove andiamo a sottoporre a lettura le sole zone integre del drive, andando a saltare appunto i settori corrotti secondo un'impostazione specifica di Rocket. In questo modo l'hard disk già danneggiato non corre alcun rischio o forzatura.

Valutazioni e conclusioni

E' importante ricordare che la caduta di un hard disk raramente è priva di conseguenze.
Un colpo o una caduta, per un oggetto di archiviazione sensibile come l'hard disk, possono essere estremamente dannosi; a rendere più complessi i traumi già potenzialmente gravi determinati dalla caduta dell'hard disk, vi è poi il tentativo dell'utente di riavviare il drive, che, nella maggior parte dei casi, va ad arrecare seri danni sulle aree magnetiche a causa del contatto con le testine fuori posizione.